La truffa è in agguato!
In questo primo post non parlerò di tasse, ma di un altro argomento che mi sembra particolarmente importante.
Da quando ho incominciato ad occuparmi di cryptovalute, mi è già capitato troppe volte di trovarmi ad avere a che fare con delle truffe.
E’ triste, ma purtroppo è sempre più frequente.
L’inizio è quasi sempre lo stesso: “è vero che per riportare i soldi a casa devo pagare le imposte?”.
No, non è vero, e purtroppo è già tardi.
Ai truffatori non basta rubare i soldi: cercano di rubarne di più, approfittando del fatto che la vittima farebbe di tutto per recuperare il capitale investito.
Il malcapitato chiede la restituzione dei soldi, e si vede opporre ogni genere di storiella:
“devi raggiungere un capitale minimo per poter fare il trasferimento”
“il pagamento è stato bloccato in attesa del pagamento dell’imposta”
“la tua banca non accetta pagamenti dalla nostra società”
Chissà perchè, per risolvere questi problemi è sempre necessario trasferire altri soldi, sempre in cryptovalute, sempre verso indirizzi indicati da fantomatici personaggi su telegram, whatsapp o per mail.
Mettiamo in chiaro alcuni punti:
NESSUNA autorità fiscale nel mondo chiede pagamenti in cryptovalute, MAI
Se l’intermediario estero deve fare una ritenuta fiscale, preleva i soldi da quelli che ha già in deposito: non ha nessun motivo di chiederne altri.
Se vi succede, al 99,9% avete subito una truffa, ed è ESTREMAMENTE difficile che possiate recuperare il capitale investito: la vostra unica consolazione è quella di cercare di non rimetterci altri soldi, e smettere immediatamente di pagare a chiunque, per qualsiasi motivo.
A volte, i truffatori operano in coppia: quando il primo si sente “scoperto”, arriva il secondo a dire che il primo era un bandito e che gli stanno facendo causa e che pagando (!) si può fare questo e quello per recuperare i soldi.
* * * NON E’ VERO! * * *
… e purtroppo DOPO aver trasferito delle crypto non c’è molto da fare per rimediare.
I truffatori usano numeri inglesi o tedeschi ma in realtà si trovano chissà dove, e sono letteralmente irrintracciabili. E anche se fossero rintracciabili…
Ma è possibile riconoscere i truffatori PRIMA?
Secondo me si: hanno delle caratteristiche abbastanza ricorrenti e riconoscibili, a condizione di essere RAZIONALI e CRITICI, e non farsi abbagliare dalla promessa di guadagno facile.
Si fanno avanti per primi: vi contattano (per telefono, chat, telegram, facebook) di loro iniziativa, senza una vostra richiesta.
All’inizio non parlano di soldi: parlano di tutt’altro, a volte anche di cose personali (spesso si presentano come donne interessanti).
Quando la relazione è stabilita lasciano “cadere” quasi casualmente il suggerimento di investire piccole cifre. L’argomento però diventa sempre più ricorrente…
Le piccole cifre investite danno rendimenti elevatissimi (ovviamente sul loro sito di trading, e solo sulla carta) invogliandovi ad investire di più.
Una volta dentro, la spirale va avanti fino a quando tentate di riportare indietro i soldi. Il primo interlocutore sparisce e vi trovate a parlare con altri sconosciuti.
Questi sconosciuti possono essere amichevoli, o anche aggressivi, minacciosi, tentare di ricattarvi o fare pressioni di qualsiasi genere: sono professionisti, hanno imparato a capire i punti deboli delle persone e li sfruttano senza scrupoli.
Non si perdono d’animo: vi danno delle scadenze stringenti (“se non mandi i soldi entro domani perdi tutto”) e se voi li assecondate state certi che dopo arriva dell’altro, altri problemi, altre richieste, altri soldi da pagare.
Come se ne esce?
Innanzitutto senza colpevolizzarsi: sono professionisti.
Lo fanno di mestiere, su larga scala, tutto il giorno, tutti i giorni. Hanno imparato a riconoscere le debolezze delle persone e sanno sfruttarle.
Cascarci è facile, e non è una colpa di cui vergognarsi: le persone credono a quello a cui VOGLIONO credere, ed è difficile accettare l’idea di essere stati ingannati.
E’ però necessario cogliere i segnali, e rifiutare di credere a quello che è irragionevole, irrazionale, diverso dal “normale”.
E troncare. Il prima possibile, del tutto: quello che è fatto è fatto, l’importante è non rimetterci ancora.
Smettere di pagare, indipendentemente dalle conseguenze minacciate (che peraltro non ci sono mai).
Bloccare i numeri da cui chiamano: chiameranno da altri numeri ma prima o poi capiranno che non c’è più da guadagnare e smetteranno.
Se questo articolo dovesse arrivare anche ad un solo lettore che sta per cadere nella trappola e risparmiargli questa esperienza, ne sarò assai felice: se vi è piaciuto condividetelo ;-)
“Quando una cosa è troppo bella per essere vera è perchè non è vera” (cit.)